Così, per incantamento


2025
Studio d’Arte Paola Bonora - Ferrara



Così, per incantamento

Insieme alla bellezza delle immagini del Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia, quello che ammalia è il filo segreto che ci riporta agli occhi, dopo mezzo millennio, vivaci scorci di vita e fantastici rimandi allegorici. Allusioni e simboli astrologici, frammenti di vita di una Ferrara nel pieno fulgore rinascimentale, scorci di paesaggi urbani o campestri e racconti di gesta dei loro abitanti. Tutto questo è un diario stupefacente, un viaggio nel tempo che stupisce e rapisce chi si lascia avvolgere e trasportare dalla sua visione.

E si possono continuare a scoprire particolari mai notati, tanto è un mirabolante infinito scrigno di enigmi. Piccole, affascinanti parti di un caleidoscopio di realtà e misteri, che, come in Blow up, sorprendentemente ci appaiono solo quando ci inoltriamo a fondo nel fitto intrigo di figure.


Schivando la noia

E allora, dato che il fascino misterioso delle immagini affrescate presumibilmente rimarrà per molta parte un intrigante enigma, perché non giocare con la sua malia?

Avevo già vissuto questo incantamento e accondisceso a questa tentazione: molti anni fa, proprio partecipando alla mostra 'Per Schifanoia', avevo provato a ricreare il Decano di Marzo che tiene in mano un cerchio, sovrapponibile forse alla galassia di Andromeda, scolpendo in legno, come emergenti, alcune parti della figura del personaggio. Poi, in anni più recenti, ho rincorso Borso e i suoi cavalieri, sempre in viaggio tra città e campagna, in diverse opere polimateriche.

Ed ora quindi questa nuova suggestione, suggerita da quel ciclo pittorico, focalizzando, tra i mille particolari inattesi, quelli che più mi hanno affascinato e stupito. Cercando di ricreare con scagliola e colori l'illusione dell'affresco o, per alcuni, inseguendo il mio desiderio di scultrice di vederli realizzati in tridimensione.

Le magnifiche Tre Grazie di Francesco del Cossa, piccole deliziose figure lassù nell'angolo del mese di Aprile: che tentazione dare spessore alla loro morbida danza! E come non essere ipnotizzati da quelle mani, enigmatiche protagoniste nelle raffigurazioni dei decani, misteriosi incantatori?

Perché giocare con l'arcano, che, perduta l'originale rilevanza, si annuncia ai giorni nostri così sorridente e ormai non più inquietante, è una tentazione irresistibile..

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